Campagna – ADAMO

ADAMO: acronimo di Atacama Desert Adventure from Mars to Ocean.
ADAMO è il progetto sportivo di Tommaso Palo: ad Ottobre 2019 attraverserà, a piedi ed in solitaria, la parte nord del deserto dell’Atacama in Cile partendo da San Pedro de Atacama per raggiungere l’Oceano Pacifico, dopo aver attraversato la valle di Marte.
GIORNI DI CAMMINO
KM
QUOTA MAX
Tommaso Palo, Experimental Runner.
Tommaso Palo è classe 1978, una moglie, due figli, atleta agonista ultrarunner in contesti naturali, amante dell’avventura. Non gli piace dare una definizione assoluta della sua attività sportiva, ma se proprio deve allora è sicuramente di sperimentazione atletica.
Ad accompagnarlo in più di 400 km che lo porteranno ad attraversare scenari sconfinati, miniere di rame, percorrendo piste sterrate, ci sarà un carrello dal nome Armadillo, che gli permetterà di trasportare attrezzature per il bivacco e i viveri.

Il progetto sportivo
Le terre dell’Atacama nella regione Nord somigliano in parte a scenari Marziani e il nome del progetto deriva dal nome del primo uomo comparso sulla Terra (secondo tradizioni religiose). Adamo significa figlio del terreno, terroso e della terra rossa.
La motivazione
Il progetto nasce dalla voglia di conoscere luoghi remoti del pianeta, per mettermi in gioco in un viaggio che diventa percorso per sperimentare me stesso e raggiungere nuovi obiettivi. Il territorio scelto è desertico, in quota e per sua natura, uno dei più aridi del pianeta e in alcune parti è molto simile a Marte. Un’esperienza dal fascino sconfinato, lungo il deserto attraversando il tempo e lo spazio, incontrando me stesso e riconoscendo la mia natura.
Nell’ambito del progetto sportivo, ho legato alla mia avventura, il tema dell’acqua e il suo uso consapevole, volendo promuovere la cultura per il suo rispetto perchè bene primario.
Abbiamo bisogno di acqua per vivere, ma ne consumiamo e sprechiamo veramente troppa. Secondo una ricerca dell’Istituto di ricerca sulle acque del CNR, il consumo globale è cresciuto del 600% in un solo secolo e l’Italia ha il maggiore consumo idrico pro capite tra i Paesi dell’Unione Europea.
Attraversando il territorio più arido del pianeta Terra, è evidente che l’approvvigionamento dell’acqua e il suo utilizzo (nel mio caso razionato) determinerà la riuscita o meno dell’avventura.
Facendo sport in territorio naturale, dove molte volte ho dovuto razionare l’acqua, ho avuto modo di riflettere sulla sua importanza. Ho pensato di utilizzare il viaggio avventura nel territorio più arido del pianeta, per far emergere che bisogna avere consapevolezza del consumo idrico e rispetto per un bene primario come l’acqua. Quello che manca è una corretta valutazione del suo valore che permetta di soddisfare il diritto all’acqua a tutti. L’acqua potabile non è un bene inesauribile.
Tommaso Palo